USOIL debole, mentre l’OPEC rivede al ribasso le previsioni sulla domanda di petrolio

Analisi USOIL
La scorsa settimana la commodity ha beneficiato dell'allentamento di alcune misure di quarantena del Covid-19 in Cina [1], ma le autorità rimangono impegnate nella politica di zero Covid, dato che i casi sono in aumento di recente. Il secondo più grande consumatore di petrolio al mondo ha registrato 1.747 nuove infezioni trasmesse localmente il 13 novembre e 14.325 nuovi portatori locali asintomatici in totale, in netto aumento rispetto ai giorni precedenti. [2]
Anche il rapporto sull'inflazione CPI degli Stati Uniti è stato utile, in quanto ha indotto i mercati a ridimensionare le aspettative sul percorso di rialzo dei tassi della Fed e ad allontanarsi dal biglietto verde. Ciononostante, il petrolio statunitense ha chiuso la scorsa settimana in perdita e oggi si trova ad affrontare nuove pressioni, dato che l'OPEC ha rivisto al ribasso le previsioni sulla domanda.
Nel suo ultimo rapporto mensile, l'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio ha tagliato le previsioni sulla domanda mondiale di petrolio di 100.000 barili/giorno per il 2022 e il 2023, rispetto alla precedente proiezione. La domanda dovrebbe ora registrare una crescita annuale di 2,55 e 2,24 milioni di barili/giorno rispettivamente. La produzione del gruppo è calata di 210.000 barili/giorno m/m in ottobre, attestandosi a 29,49 milioni di barili/giorno. [3]
L'USOil ha respinto per la seconda volta il 38,2% di Fibonacci del ribasso tra i massimi di giugno e i minimi di settembre ed è suscettibile di nuovi minimi di novembre (84,70). Un calo più ampio al di sotto di 80,00-79,88, che porterebbe i minimi del 2022 (74,26) sotto i riflettori, potrebbe rivelarsi sfuggente nel breve termine.
D'altra parte, la commodity mostra una certa capacità di recupero, in quanto il push-and-pull tra domanda e offerta continua, realizzando il secondo mese consecutivo di profitto. Come tale, ha la capacità di riprovare a raggiungere il 38,2% di Fibonacci (94,36), ma in questa fase non ispira fiducia per un'avanzata verso e oltre 98,69.
Nikos Tzabouras
Senior Financial Editorial Writer
Nikos Tzabouras is a graduate of the Department of International & European Economic Studies at the Athens University of Economics and Business. He has a long time presence at FXCM, as he joined the company in 2011. He has served from multiple positions, but specializes in financial market analysis and commentary.
With his educational background in international relations, he emphasizes not only on Technical Analysis but also in Fundamental Analysis and Geopolitics – which have been having increasing impact on financial markets. He has longtime experience in market analysis and as a host of educational trading courses via online and in-person sessions and conferences.
Fonti
Consultato il 14 Nov 2022 https://english.www.gov.cn/news/topnews/202211/11/content_WS636e31efc6d0a757729e2e63.html | |
Consultato il 14 Nov 2022 https://english.www.gov.cn/statecouncil/ministries/202211/14/content_WS6371a7dec6d0a757729e31a5.html | |
Consultato il 28 Set 2023 https://www.opec.org/opec_web/en/publications/338.htm |
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