USD/JPY pesa sotto la croce della morte
Analisi USD/JPY
La coppia ha registrato un rally da far venire l'acquolina in bocca per la maggior parte dell'anno scorso, in quanto la Banca del Giappone ha mantenuto un'impostazione ultra-allentata, mentre la sua controparte statunitense ha attuato il ciclo di inasprimento più aggressivo degli ultimi decenni.
Tuttavia, a dicembre la Federal Reserve ha ridimensionato l'aumento dei tassi d'interesse a 50 punti base e i mercati non credono che li aumenterà tanto quanto suggeriscono le sue proiezioni. Ciò va a sfavore del dollaro USA e la coppia registra il terzo mese consecutivo di perdite. Lo strumento Fed Watch del CME prevede un altro rallentamento del ritmo di inasprimento, con un aumento più contenuto dello 0,25% [1] la prossima settimana e i funzionari della Fed non hanno registrato alcuna reazione significativa contro questa aspettativa.
La Banca del Giappone, nel frattempo, ha sorpreso i mercati il mese scorso con una modifica aggressiva del controllo della curva dei rendimenti, raddoppiando l'intervallo target allo 0,5% per il rendimento delle obbligazioni a 10 anni [2]. Questo apre la porta a una normalizzazione della politica, ma un cambiamento imminente e diretto non sembra molto probabile. La scorsa settimana la banca centrale ha deluso alcuni operatori di mercato, scegliendo di non modificare ulteriormente la curva dei rendimenti. [3]
Questo ha aiutato USD/JPY ad avanzare per due giorni e a iniziare bene la settimana, il che potrebbe permettere al biglietto verde di guardare alla regione critica di 132,40-133,05, che contiene l'EMA200 e il 23,6% di Fibonacci del crollo dei massimi del 2022 e dei minimi del 2023. Sebbene sia necessario un forte catalizzatore per sfidare questo livello, il suo superamento potrebbe accelerare la ripresa verso 133,67.
D'altra parte, il rimbalzo dai minimi di otto mesi della scorsa settimana sembra frivolo e uno sguardo al grafico giornaliero non lascia molto spazio all'ottimismo, dato che la DMA50 ha incrociato al di sotto della più lenta DMA200. Questa formazione Death Cross è spesso considerata un precursore di ulteriore debolezza, ma è necessario più tempo per valutarne il potenziale. In ogni caso, il rischio è chiaramente al ribasso e la coppia USD/JPY è vulnerabile ai minimi inferiori (127,21).
La traiettoria della coppia può essere influenzata dai dati in arrivo dagli Stati Uniti nei giorni successivi. Tra questi, l'aggiornamento sull'inflazione PCE, di cui i funzionari della Fed terranno conto in vista della decisione politica della prossima settimana.
Nikos Tzabouras
Senior Market Specialist
Nikos Tzabouras is a graduate of the Department of International & European Economic Studies at the Athens University of Economics and Business. He has a long time presence at FXCM, as he joined the company in 2011. He has served from multiple positions, but specializes in financial market analysis and commentary.
With his educational background in international relations, he emphasizes not only on Technical Analysis but also in Fundamental Analysis and Geopolitics – which have been having increasing impact on financial markets. He has longtime experience in market analysis and as a host of educational trading courses via online and in-person sessions and conferences.
Fonti
| Consultato il 25 Gen 2023 https://www.cmegroup.com/markets/interest-rates/cme-fedwatch-tool.html | |
| Consultato il 25 Gen 2023 https://www.boj.or.jp/en/mopo/mpmdeci/mpr_2022/k221220a.pdf | |
| Consultato il 21 Mar 2023 https://www.boj.or.jp/en/mopo/mpmdeci/mpr_2023/k230118a.pdf |
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