Rame sotto pressione per gli scarsi dati cinesi; nervosismo per Covid

Analisi del rame
Il rame era salito ai massimi storici a marzo, in mezzo al più ampio boom delle materie prime, all'indomani della guerra in Ucraina. Da allora, tuttavia, è crollato a causa dei timori di recessione e dell'aggressiva stretta monetaria da parte delle principali banche centrali.
Questo ha portato a una striscia di sette mesi di perdite e ai livelli più bassi degli ultimi due anni, ma riesce a rimbalzare a novembre, con un guadagno di circa l'11% al momento della scrittura. Questa settimana, però, la ripresa vacilla sui livelli tecnici chiave, tra i dati economici scadenti della Cina e i casi di Covid-19 in aumento.
La Cina è la seconda economia mondiale e tra i principali produttori e consumatori di rame. I dati di inizio settimana hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono scese dello 0,5% su base annua in ottobre, il livello più basso da maggio. La produzione industriale è cresciuta del 5%, in calo rispetto al 6,3% del mese scorso.
All'inizio del mese, la Cina ha annunciato un allentamento di alcune misure di quarantena [1], ma rimane fedele alla sua politica di "zero Covid", poiché le infezioni sono in aumento. Le autorità sanitarie hanno riportato oggi 20.888 nuovi casi asintomatici per mercoledì, rispetto ai 18.576 del giorno precedente. [2]
Di conseguenza, il rame cala questa settimana, non riuscendo a mantenersi al di sopra della chiave 200Days EMA e del 38,2% di Fibonacci del calo High/Low del 2022. Questo crea il rischio di un test dell'EMA200 (a circa 3.570), ma potrebbe essere necessario un nuovo catalizzatore per una chiusura giornaliera al di sotto di essa. Ciò riporterebbe il bias al ribasso e lo renderebbe vulnerabile a ulteriori debolezze verso 3.300, che riporterebbero sotto i riflettori i minimi di due anni.
D'altra parte, il rame è riuscito a terminare la scorsa settimana al di sopra dei suddetti livelli tecnologici chiave e oggi ha trovato una tregua. Pertanto, non ha perso la capacità di spingere per nuovi massimi verso il 50% di Fibonacci (4,085), ma non ispira fiducia in questa fase per un ulteriore avanzamento verso 4,273 e oltre.
Nikos Tzabouras
Senior Financial Editorial Writer
Nikos Tzabouras is a graduate of the Department of International & European Economic Studies at the Athens University of Economics and Business. He has a long time presence at FXCM, as he joined the company in 2011. He has served from multiple positions, but specializes in financial market analysis and commentary.
With his educational background in international relations, he emphasizes not only on Technical Analysis but also in Fundamental Analysis and Geopolitics – which have been having increasing impact on financial markets. He has longtime experience in market analysis and as a host of educational trading courses via online and in-person sessions and conferences.
Fonti
Consultato il 17 Nov 2022 https://english.www.gov.cn/statecouncil/ministries/202211/14/content_WS6371a7dec6d0a757729e31a5.html | |
Consultato il 28 Set 2023 http://en.nhc.gov.cn/2022-11/17/c_86184.htm |
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